L’MDMA (ecstasy) e i suoi simili
L’ecstasy o MDMA è una metanfetamina dagli spiccati effetti eccitanti ed entactogeni, venduta in forma di polvere, capsule o pasticche ed assunta per via orale. È una sostanza che ha proprietà sia stimolanti che allucinogene, ed agisce sul sistema nervoso centrale attraverso la liberazione di neurotrasmettitori cerebrali come la serotonina.

La metilendiossimetilamfetamina fu inizialmente utilizzata in ambito scientifico dagli psichiatri americani come supporto nella psicoterapia per facilitare la comunicazione e l’introspezione del paziente. Si tratta di un composto organico che si presenta sotto forma di sostanza oleosa bianca, di odore rancido, insolubile in acqua ma solubile in solventi organici. Reagendo con diversi acidi essa forma dei sali che appaiono come polvere bianca, rapidamente solubile in acqua e di sapore amaro.

Dal punto di vista biochimico, l’ecstasy ha una prevalente azione agonista sul sistema serotoninergico: l’aumentata quantità di serotonina che fuoriesce dalla sinapsi determina una stimolazione dei suoi recettori con un aumento delle sensazioni di benessere e innalzamento del tono generale dell’umore. Il calo della serotonina in seguito all’assunzione della sostanza, impeiga circa 2-3 mesi di astinenza per essere ripristinato.

L’ecstasy è presente soprattutto nelle aree metropolitane, come droga ricreativa da assumere nel week end durante le serate in discoteca.

Gli effetti prodotti dall’ecstasy consistono in un’azione di stimolo e di eccitazione che dura di norma meno di 24 ore. I consumatori avvertono subito uno stato di euforia e una rimozione dell’ansia con modificazione delle emozioni e delle percezioni e con una migliorata capacità di relazionarsi agli altri, euforia, entactogenesi, senso di felicità diffusa, illusione di grandi legami emotivi con cose o persone sconosciute.

Tuttavia all’azione euforizzante possono accompagnarsi diversi effetti collaterali: tensione muscolare e digrignamento dei denti, tachicardia, tremore, cefalea, nausea e sudorazione, diminuzione dell’appetito, aumento della temperatura corporea, talvolta acidità di stomaco, lieve perdita del controllo muscolare, sbalzi di pressione, basso livello di salivazione.. A tali sintomi possono poi seguire sensazioni di stanchezza, depressione, ansietà, insonnia.

Possibili effetti indesiderati sono irrequietezza, confusione, iperriflessia, mioclono, convulsioni, midriasi, piloerezione,panico, secchezza alle fauci, diarrea e nausea. Nei casi più gravi rabdomiolisi con mioglobinuria, coagulazione intravascolare disseminata, ipertermia, insufficienza renale acuta, specialmente se l’MDMA viene assunta insieme ad alcolici. In soggetti predisposti possono presentarsi severe aritmie con ipotensione fino allo shock. Sono documentati alcuni casi di disidratazione dovuti alla non percezione della stanchezza e al relativo continuo movimento che hanno causato l’ospedalizzazione o il decesso del soggetto, solitamente quando l’MDMA è assunta insieme ad alcol.

Alcuni individui risultano particolarmente sensibili anche a piccole dosi di MDMA e sviluppano subito una reazione caratterizzata da vomito, palpitazioni, atassia, fino alla comparsa per dosi superiori ai 200mg, di una reazione psicotica con paranoia, idee di riferimento, allucinazioni visive ed uditive.